Gatti nella storia: dai protettori della casa a simboli di affetto e mistero attraverso le culture.
I gatti hanno ricoperto ruoli variabili nella storia, passando da simboli di venerazione nell’antico Egitto a oggetti di superstizione nel Medioevo. Il loro status è evoluto da protettori domestici a icone della cultura pop, specialmente sui social media, dove incantano con la loro indipendenza e mistero.
Perciò, ecco i 5 momenti salienti della storia del gatto, che ci permettono di comprendere meglio il legame speciale tra l’uomo e queste affascinanti creature. Ogni momento rappresenta una tappa fondamentale che ha contribuito a plasmare la loro popolarità e il loro ruolo nella cultura umana, mostrandoci quanto siano stati influenti nella nostra vita quotidiana e nei nostri miti.
1 – I gatti nell’Antico Egitto: i magnifici custodi della casa e dei granai

Famosissimo è il legame degli Antichi Egizi con i gatti, una connessione di venerazione per queste creature affascinanti. I gatti erano considerati sacri e simboli di grazia e protezione, spesso associati alla dea Bastet, che rappresentava la casa e la fertilità. Erano ben accolti e avevano un posto speciale nelle abitazioni delle famiglie egizie.
I gatti erano considerati animali con poteri speciali e capaci di allontanare gli spiriti maligni, diventando così custodi della casa e della famiglia. La loro presenza era così importante che, alla loro morte, venivano perfino mummificati e sepolti con onore, a testimonianza di un forte legame tra uomo e animale.
Tuttavia, la venerazione per i gatti rivela anche un lato macabro. In un articolo della Stampa si racconta che in alcune tombe siano state trovate mummie di gatti giovani. I giovani gattini venivano appositamente uccisi e sepolti nelle tombe dei benestanti per placare o chiedere aiuto alle divinità. La pratica di sacrificare gatti giovani per garantirne il passaggio nell’aldilà mostra non solo venerazione, ma anche l’arrivo a situazioni e rituali estremi.
2 – Medioevo: i gatti erano odiati oppure no?

Le notizie sui gatti nel Medioevo raccontano di una ingiusta persecuzione, dipinti come servitori del diavolo ed etichettati come simboli di stregoneria. Ma mi domando: è possibile che una creatura così amabile, benché misteriosa, fosse davvero oggetto di tale odio e superstizione?
C’è una doppia verità.
L’accusa di associare i gatti a pratiche oscure nasceva da superstizioni e ignoranza. I gatti, con i loro movimenti agili e le abitudini notturne, venivano spesso guardati con sospetto. Sebbene aiutassero a controllare i roditori, il loro legame con il mistero li ha fatti apparire in modo negativo.
Se da una parte i gatti erano visti come legati al demonio e alle donne in quanto streghe, dall’altra erano considerati essenziali nella vita domestica, poiché aiutavano a mantenere puliti gli ambienti catturando ratti e altre infestazioni. Anche nei monasteri erano apprezzati, e i monaci li trattavano come parte della comunità. Nelle case dei nobili, venivano coccolati e ricevevano cibo e posti per riposare.
Questo dualismo nella percezione dei gatti mostra un’ammirazione per la natura e la femminilità, sottolineando il loro ruolo come animali domestici e simboli di fortuna.
Alessandro Barbero ha parlato a Superquark sul ruolo del gatto nel Medioevo sfatando, appunto, un mito ben radicato.
3 – Il mistero del gatto nero e del gatto bianco

Da secoli, esiste la credenza secondo la quale il gatto nero porti sfortuna, alimentata da miti e superstizioni che si sono tramandati di generazione in generazione. Molti ritengono che l’apparizione di un gatto di questo colore possa annunciare eventi nefasti.
Tuttavia, altre culture vedono il gatto nero come un simbolo di buona fortuna e protezione, credendo che possa allontanare le energie negative e portare prosperità. Questa dualità di significati ha contribuito a rendere il gatto nero un’entità affascinante e misteriosa, unendo il conflitto tra timore e rispetto che spesso caratterizza il nostro rapporto con il mondo animale.
Altra credenza vuole, invece, che il gatto bianco, per il suo aspetto spettrale, porti sfortuna. Questa superstizione affonda le radici nella cultura popolare, dove gli animali bianchi, in particolare i gatti, siano associati a sfortune. Tuttavia, in altre culture, i gatti bianchi simboleggiano purezza e protezione. Questa ambiguità rende il gatto bianco un compagno misterioso, capace di suscitare sia timore che affetto, riflettendo le paure e le speranze delle persone intorno a lui.
4 – Giappone: il benvenuto con la zampa alzata

Un gatto che sorride ed ha una zampa alzata: ti dice qualcosa?
Il Maneki-neko è il famoso simbolo di fortuna e prosperità giapponese, riconosciuto in tutto il mondo. Questo affascinante gatto di ceramica, spesso rappresentato con una zampa alzata, è tradizionalmente esposto nelle vetrine dei negozi e nei ristoranti, poiché si crede che attiri clienti e buona sorte.
Esistono diverse varianti del Maneki-neko, ognuna con significati e colori specifici, come il maneki-neko bianco, che simboleggia purezza, e quello nero, che offre protezione. È così popolare che è diventato un simbolo culturale, rappresentato in arte e merchandise sia in Giappone che all’estero, dove la gente continua a celebrarne il significato attraverso usanze e tradizioni.
5- La viralità del gatto

Non possiamo non parlare della relazione speciale tra internet e i gatti: li postiamo, condividiamo e trasformiamo in meme, spendendo tempo a commentare quanto siano buffi.
Questo fenomeno è diventato così radicato nella nostra cultura online che i gatti sono diventate vere e proprie celebrità, con account Instagram e pagine Facebook dedicate unicamente a loro. La loro indole curiosa e le espressioni comiche catturano l’attenzione di milioni di persone, creando una connessione emotiva che va oltre il semplice intrattenimento.
Inoltre, la presenza dei gatti nei nostri feed di notizie offre momenti di gioia e leggerezza, un antidoto contro le sfide quotidiane che affrontiamo, rendendo i felini delle vere e proprie icone della cultura pop contemporanea.
E per te? Cosa rappresenta il tuo Gatto?
Il gatto nella storia è passato dall’essere una divinità protettrice della casa alla mascotte di internet: nel corso dei secoli, queste creature affascinanti hanno suscitato ammirazione e rispetto, diventando simboli di mistero e indipendenza.
Oggi, grazie ai social media, assistiamo a una nuova era in cui i gatti hanno conquistato il cuore di milioni di persone in tutto il mondo. Ma tu cosa ne pensi? Facci sapere cosa è il tuo felino per te e cosa ha rappresentato nel tuo vissuto: un compagno di avventure o un semplice osservatore delle tue giornate?

